''Dove eravamo rimasti''. Esordisce così don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Nazionale Antiusura ìInteresse Uomo'' capofila del progetto Economie di libertà, nel suo intervento, lo scorso 14 novembre, nell'ambito di una serie di incontri dal tema ''Covid e Mafie, da una pandemia all'altra''.  Quattro partners di prestigio impegnati nell'ambito dell'educazione e della formazione (la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale della Università Pontificia Salesiana), dell'antimafia sociale (Libera), del contrasto all'usura (Fondazione nazionale Interesse Uomo) e dell'analisi del fenomeno 'ndranghetista (Uni.Ri.Mi.) hanno deciso di mettersi insieme e costruire un percorso di riflessione e studio aperto a tutti e non solo agli studenti dell'Ateneo salesiano, su come le mafie hanno fatto del Covid il loro ennesimo affare.

In che modo la pandemia ha portato l'usura ad amplificarsi ancora di più,  qual è la percezione della corruzione ai tempi della pandemia e quanto la criminalità organizzata ha iniziato ad adottare strategie per intercettare i fiumi di soldi del PNRR. Questi i temi dell'intervento di don Marcello Cozzi  e di Massimo Brunetti, Rete nazionale Illuminiamo la salute e Responsabile area anticorruzione di “Uni.Ri.Mi. – Rossella Casini”che, di seguito, proponiamo integralmente.

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